Cicadapocalypse: il risveglio delle cicale periodiche, un simposio naturale tra numeri primi e misteri
Il canto delle cicale è il sottofondo perfetto delle sere d’estate, un richiamo naturale che si fonde con l'aria calda e il profumo dei pini.
Nella tranquillità della pineta, il loro canto crea un'atmosfera magica, quasi incantata, che rende ogni momento un piccolo frammento di eternità. È un suono che mi dà pace, dove ogni respiro sembra rallentare e il mondo si riempie di una dolce melodia naturale.
Qualche giorno fa, mentre ero in religioso silenzio ad ascoltare il loro canto a Villa Borghese, riflettevo su chissà quante ce ne fossero intorno a me. Le persone sentono le cicale più di quanto le vedano. Passeggiando in una foresta ci si imbatte nei loro esoscheletri attaccati alla corteccia degli alberi.
Vale la pena approfondire la loro biologia, analizzando un fenomeno in preparazione per più di 200 anni: il “Cicadapocalypse”.
Nella primavera di quest’anno, in alcune regioni degli Stati Uniti e del Canada, è avvenuto un fenomeno davvero particolare: trilioni di cicale, appartenenti a due differenti “broods” (gruppi di uova, larve), che emergono ogni 13 anni - Brood XIX - e 17 anni - Brood XIII - dalla terra per accoppiarsi e deporre le uova, quest’anno sono emerse insieme. Un fenomeno che non si ripeterà prima del 2245. Come afferma il Dr. Jonathan Larson, etimologo presso l’Università del Kentucky: “è raro vedere un’emersione di doppio gruppo di queste dimensioni. Stiamo parlando di una vera e propria rarità della natura”.
Si tratta delle cosiddette “cicale periodiche”, in biologia Magicicada Septendecim e Magicicada Tredecim. Grandi quanto un pollice, di colore nero, occhi rossi scintillanti, ali e zampe arancioni, le periodiche trascorrono la maggior parte della loro vita sottoterra per motivi legati alla loro dieta. Le larve scavano nel sottosuolo dopo la stagione dell’accoppiamento e si nutrono solo di linfa acquosa dalle radici degli alberi.
Il pattern che seguono le specie periodiche è completamente diverso dalle cicale annuali. Esse si ispirano al modello matematico dei numeri primi (13 e 17 anni, che moltiplicati fanno 221 anni).
Questo vuol dire che i loro calendari, ogni 221 anni, si allineano in un atto che il biologo Steve Heard dell’Università del New Brunswick ha definito “biologia sincronizzata”.
Le cicale sono emerse quando la temperatura del suolo a 8 pollici (circa 20 cm) di profondità ha raggiunto i 64° Fahrenheit (circa 18 gradi Celsius), per una durata complessiva di circa 6 settimane. È stato un mese e mezzo pieno di canti rumorosi, accoppiamenti e celebrazioni della natura stessa, con la morte e la nuova vita offerta come nutrimento di uccelli e piccoli mammiferi, essenziale nel processo della catena alimentare.
A dettare i tempi di questa danza, e i relativi intervalli che come abbiamo detto a volte durano diversi anni, c’è forse una teoria, detta “predator satiacion”. Uscendo tutte insieme, le cicale creano un elemento di disturbo nei predatori (ad es. gli scoiattoli) che non riescono a mangiarle tutte. Dilatando il tempo tra un’uscita e l’altra, mitigano il pericolo di incontrare dei predatori che le hanno già assaggiate e quindi già le conoscono.
Nonostante la matematica dei numeri primi, il vero predatore delle cicale è però un fungo: la massospra cicadina. Questi, infatti, infetta le ninfe adulte, portandole a perdere la parte posteriore che viene sostituita da un diffusore di spore del fungo stesso. La cicala così non riesce più a nutrirsi ma cerca comunque di accoppiarsi il più possibile, diffondendo inesorabilmente la massospora.
Il processo biochimico che consente al fungo di controllare il comportamento della cicala, secondo alcuni studi, sarebbe legato ad una modifica chimica del cervello dell’insetto. Difatti, nelle cicale infette sono state trovate molecole di catinone (anfetamina) e psilobicina (alcaloide), che generarno effetti psicotropi ed eccitanti.
E’ stato creato un database di raccolta dati, completamente open source per la consultazione di immagini e informazioni, disponibile in app store e google play: Cicada Safari
Tutte le fotografie che sono state caricate sono in visione agli scienziati che procedono con la mappatura, raccogliendo informazioni vitali per lo studio degli effetti dei cambiamenti climatici sulle cicale e per prevederne l’attività futura. Il fenomeno della cicala periodica si è concluso con oltre 110,000 foto e video pubblicati.
Mentre il canto delle cicale si dissolve nell'aria, lasciando un silenzio carico di attesa, la natura segna il tempo con una precisione incantata. Il "Cicadapocalypse" ci ricorda che, anche in un mondo in continuo cambiamento, esistono meraviglie che sfidano le leggi della natura e del tempo, lasciandoci in attesa di un nuovo spettacolo ad aprile 2025, quando un altro ciclo di vita, il Brood XIV emergerà dal sottosuolo, risvegliando l'incanto e il mistero di un simposio naturale senza pari.
Credits Copertina: Envato.com by wirestock
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