Pratiche di utopia. Difesa e Civile: La Spezia tra industria, arte e design
Il settore della Difesa e il mondo Civile: nomi diversi per distinguere mondi diversi? Oppure un mondo soltanto, risultato di una profonda connessione tra saperi e obiettivi?
Guardando alla storia, allo sviluppo scientifico e tecnologico, la Difesa costituisce da sempre il contesto di ricerca più avanzato in una società moderna, quello in cui si affrontano le sfide intellettuali più stimolanti e si allargano gli orizzonti della conoscenza. Nella Difesa quello che prima si immagina soltanto prende forma e si materializza nella realtà: un’idea e un’utopia si fanno pratica.
Quello si scopre e si costruisce per ragioni di Difesa, infatti, arriva a caratterizzare la nostra vita di tutti i giorni, accompagnando costantemente il progresso e l’evoluzione sociale. Basti pensare ad internet, nata per ragioni militari; oppure alla diagnostica per immagini in medicina: i sonar studiati per i sistemi di Difesa subacquei hanno offerto un contributo importante per l’invenzione dell’ecografia.
Questo il tema di Pratiche di utopia: Difesa e Civile, una ricerca che Associazione Museo della Melara della Spezia, parte del Sistema Museale e Archivistico coordinato da Fondazione Leonardo, conduce da diverso tempo insieme ad alcuni esponenti del mondo della scienza, della tecnica, della cultura e del design.
Dopo una prima occasione di riflessione con un incontro nel novembre 2023 presso ADI Museum di Milano durante la XXII Settimana della Cultura di Impresa, l’Associazione ha proseguito i lavori con una giornata di studio presso la sede di Confindustria-La Spezia, il 9 aprile. In questa seconda tappa il focus si è concentrato proprio sulla città della Spezia, sede dello stabilimento Leonardo già OTO Melara.
La città della Spezia è di fatto un simbolo perfetto del fruttuoso incontro tra mondi. Da borgo marinaro a città simbolo dell’Italia unita, la sua vocazione da sempre è quella di coniugare esigenze della Difesa e applicazioni nel mondo produttivo e dei servizi della società Civile. Natura e cultura, turismo e cantieristica, design e innovazione, un punto di vista privilegiato per capire come una lunga storia di eccellenza possa offrire una ricca progettualità per il futuro.
La giornata di studio è stata aperta dai saluti istituzionali di Mario Gerini, Presidente di Confindustria-La Spezia, di Luca Perazzo, Capo della Business Area Sistemi Difesa di Leonardo e Presidente dell’Associazione Museo della Melara e di Pierluigi Peracchini, Sindaco della città della Spezia.
Il panel, introdotto e moderato da Alessandra Vesco, archivista dell’Associazione Museo della Melara e membro del Comitato Tecnico Scientifico, ha visto la partecipazione di Federico Giorgilli, Consulente Marketing Territoriale, che ha individuato nella Spezia le potenzialità su nautica, cantieristica e Difesa applicate al contesto culturale del Design internazionale. Nicoletta Boschiero, Curatore MondoMostre e già responsabile di Casa Depero a Rovereto, ha ripercorso l’influenza che l’industria della Difesa nella città ha esercitato sull’immaginario estetico di alcuni momenti storici, come quello del Secondo Futurismo. Marco Ferrante, Direttore della rivista Civiltà delle Macchine, ha raccontato l’avventura editoriale del periodico nato dal genio di Sinisgalli nel 1953 e che Fondazione Leonardo ha ripubblicato dal 2019: un perfetto esempio di superamento dei confini tra discipline e culture. Aldo Colonetti, Filosofo del Politecnico di Milano, ha contribuito ad allargare il campo sul mondo del Design: l’uso dei materiali per impieghi di Difesa, attrezzature, oggetti della quotidianità come borracce e zaini, atterrano nel nostro mondo da quello del terreno operativo. Michele Lupi, infine, ha fornito un caso studio esemplare relativo alla sua esperienza di Responsabile Progetti Speciali Gruppo Tod’s.
Courtesy Image: Associazione Museo della Melara
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