Civiltà delle Macchine

N° 2 - Luglio 2024
Copertina della rivista Civiltà delle Macchine

Appunti sul moderno

In questo numero raccogliamo, senza pretese sistematiche, rapidi, diseguali, incostanti appunti sul moderno. Fisici, architetti, letterati e giornalisti si interrogano su che cosa sia, analizzandone il mistero definitorio e applicativo. Una piccola raccolta di frammenti utile per individuare una nuova griglia concettuale con cui orientarci in un mondo in continua evoluzione e in un tempo che, come recita il titolo dell’articolo che apre il numero, a firma di Roberto Battiston, appartiene a un secolo accelerato. Una prima sezione vede tra gli autori: Giancristiano Desiderio, sulla questione del metodo; Guido Vitiello, sulle problematiche terminologiche; Lisa Roscioni, sulla Global History; Jaime D’Alessandro sul digitale e le metropoli; Bruno Giurato sull’ipermoderno ed Ersilia Vaudo sul futuro che verrà. Per la prima volta in Italia pubblichiamo il saggio di uno degli architetti più influenti della nostra epoca, Rem Koolhaas, con un’introduzione di Manuel Orazi. La sezione successiva, dedicata ai tre punti centrali del racconto moderno, vede gli interventi di Lucetta Scaraffia, sulla religione; Massimiliano Panarari, sul liberalismo; e Francesco Cundari, sulla realtà che supera l’immaginario. Sull’IA riflettono Federica Paolucci insieme a Oreste Pollicino, e Mauro Crippa in una conversazione con Ginevra Leganza. A conclusione la nostra terza pagina con Alessandro Cecchinelli e Wanda Musetti, Oscar Iarussi, Sara Della Monaca ed Elisa Albanesi. Le poesie di questo numero sono di Gian Mario Villalta.

Appunti

In questo numero le suggestioni e gli spunti si raccolgono attorno all’idea di moderno, senza pretese sistematiche

04.07.2024 Marco Ferrante

Il secolo accelerato

Se c’è una cosa che caratterizza la modernità è proprio il progresso dovuto al metodo scientifico e alla sua numerosa prole di tecnologie

04.07.2024 Roberto Battiston

Una dilaniante nostalgia di futuro

Il futuro è già qui anche sul versante etico-politico. L’eccitazione per l’IA o l’ibridazione uomo-macchina sono puro futuro, così come la delega dei lavori usuranti ai robot

04.07.2024 Bruno Giurato
N° 1 - Aprile 2024
Copertina della rivista Civiltà delle Macchine

I confini dell'IA

Il primo numero del 2024 celebra i cinque anni della Fondazione Leonardo, che diventa Ente del Terzo Settore. Il presidente Luciano Violante spiega la filosofia che ha ispirato questo lustro. Helga Cossu, direttore generale della Fondazione, illustra il progetto Outreach, produzioni digitali nelle materie STEM. In una lunga intervista, Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo SpA, parla delle transizioni digitale, energetica e ambientale, e della visione che una impresa tecnologica propone alla comunità in cui opera. La seconda parte della rivista è dedicata all’intelligenza artificiale e ai relativi confini, con interventi, tra gli altri di Andrea Simoncini, Giusella Finocchiaro, Chiara Cappelletto, Barbara Frandino, Roberto Battiston, Alessandro Aresu, Bruno Giurato e Giuseppe Lupo; e le interviste a Patrick Bezombes, Chiara Valerio e Annabelle Hirsch. Troverete poi un estratto del libro inchiesta di Kashmir Hill e due contributi a dividere le sezioni, uno dell’intellettuale Benedetto Marcucci, e l’altro del poeta Fabio Pusterla.

Confini

Dopo molti mesi di preparazione, l’AI Act, il regolamento sull’intelligenza artificiale, è stato approvato dal Parlamento europeo

08.04.2024 Marco Ferrante

Black Box

Contra Il digitale è ansiogeno. Allenta il contatto personale che dovrebbe confortarci nella vita

08.04.2024 Chiara Cappelletto

Pulsantizzare le emozioni

Erano i primi anni Trenta e da lontano – e con esibita noncuranza – i russi osservavano la mutazione genetica a cui gli americani sembravano destinati

08.04.2024 Barbara Frandino
N° 4 - Dicembre 2023

Il fattore umano 

L’ultimo numero del 2023 è dedicato al rapporto tra l’uomo e l’intelligenza artificiale. Dopo l’editoriale di Marco Ferrante, la sezione lavoro e digitale si apre con un’intervista a Daron Acemoglu, il più citato economista americano contemporaneo. Seguono articoli di Stefano Feltri, Ivana Pais e Tiziano Treu, Luca De Biase, Andrea Coscelli, Andrea Prencipe con Massimo Sideri, Silvia Giannì e Lorenzo Cappannari. La seconda parte è dedicata al rapporto uomo-macchina con contributi di Cosimo Accoto, Alessandro Aresu, Simone Gozzano e Vittorio Macioce. In chiusura un retaggio di terza pagina: Elisa Albanesi, un’intervista di Silvio Perrella allo scrittore Benjamín Labatut, Ersilia Vaudo, Giuseppe Lupo e Guido Vitiello. A dividere le sezioni, due pagine di Carlos D’Ercole sull’evoluzione dell’immaginario del lavoro e tre poesie di Antonella Anedda che hanno per oggetto la scienza.

Tecnologia al servizio del lavoro

Considerato tra i dieci economisti più autorevoli e influenti a livello globale, Daron Acemoglu insegna al Massachusetts Institute of Technology dal 1993, con attività di ricerca che spaziano dalla macroeconomia all’economia del lavoro e dello sviluppo.

07.12.2023 Ersilia Vaudo

Curve esponenziali

Con gli occhi del XXI secolo, probabilmente, il Novecento apparirà come una grande corsa verso un futuro tanto annunciato quanto ignoto.

07.12.2023 Luca De Biase

Ambivalenza o equivalenza

Se in una chat attribuite umanità al vostro interlocutore, e questi si rivela una macchina, allora si tratta di una macchina intelligente. Un’intelligenza artificiale.

07.12.2023 Simone Gozzano

Il futuro dietro il velo

Dopo il test della prima bomba atomica il 16 giugno 1945, in New Mexico, il fisico a capo del Progetto Manhattan, J. Robert Oppenheimer, fa il punto con il generale Leslie Groves, responsabile militare della corsa all’atomo e, soprattutto, dei fondi pubblici necessari a finanziarla.

07.12.2023 Stefano Feltri
N° 3 - Ottobre 2023

Trasformazioni digitali

In questo numero della rivista, una parziale ricognizione di alcuni dei cambiamenti e delle trasformazioni che la rivoluzione digitale sta portando nella quotidianità globale, con due focus sull’intelligenza artificiale e sui metaversi. Partiamo dall’impatto del digitale sul funzionamento del cervello e quali sono le differenze con il linguaggio e la logica di ChatGPT; seguiranno approfondimenti su come adeguare il sistema normativo e su quali saranno le conseguenze economiche, sanitarie e ambientali di una mutazione metaversica della realtà, già parzialmente realizzata in due parti del mondo. Cosa ne pensano i più giovani e quali discriminazioni si rischiano nel virtuale. Come cambierà l’intrattenimento, l’editoria e una domanda: l’intelligenza artificiale potrà aiutare la scienza a realizzare nuove scoperte? Infine, un piccolo dizionario tecnologico.

La fiera della plausibilità

Chiunque abbia avuto una conversazione con ChatGPT è rimasto stupito dalla facilità con cui si può intrattenere un dialogo gradevole sugli argomenti più disparati.

02.10.2023 Roberto Battiston