Civiltà delle Macchine

N° 3 - Ottobre 2024
Copertina della rivista Civiltà delle Macchine

Intelligenze (non artificiali)

Si parla molto di intelligenza artificiale, a che punto è il dibattito su quella naturale? Se ne parla nel terzo numero 2024 di Civiltà delle Macchine. Roberto Battiston, con la quantificazione dei tipi di intelligenza naturale esistenti; Edoardo Boncinelli in una lettera in cui sottolinea come il mestiere di chi cerca l’intelligenza sia seguire l’andamento delle differenze; sulle intelligenze non umane e sulle loro capacità di apprendimento scrivono Elisabetta Visalberghi e Giulia Bignami; Nicolò Andreula si sofferma sull’importanza dell’intuito in tempi di dominio della statistica e dell’immissione dei dati; Domenico Siniscalco risponde a una domanda provocatoria: l’efficienza dei mercati è una forma di intelligenza? Sul funzionamento del nostro cervello e sul suo rapporto con l’IA scrivono Giuseppe Quaranta e Jaime D’Alessandro. Altri spunti arrivano da Maria Prodi (sul valore e la misurazione dell’intelligenza) e da Massimo Durante: che cosa fa internet al nostro cervello?

Si chiude con la parte filosofica, con i contributi di Giancristiano Desiderio, Mario Carparelli, Guido Vitiello, Ginevra Leganza, Elisa Albanesi con l’intervista all’artista Felice Levini, Bruno Giurato e il “Superotto” del duo Pennacchio Argentato. Il poeta ospitato in questo numero è Carlo Carabba. Infine, un omaggio di Giuseppe De Filippi ad Altan e al rapporto tra l’intelligenza (in questo caso il genio) e l’umorismo.

attrezzo macchinario caleidoscopio

In altre forme

Poche cose influenzano negativamente la capacità di comprendere il mondo come il sostanziale antropocentrismo che attrae il nostro pensiero come il Maelström di Edgar Allan Poe attrae le navi

30.10.2024 Roberto Battiston
casa anni 60

L’intuito, un ritorno

Nel film “Thirteen Days”, Bruce Greenwood, nelle vesti di John F. Kennedy, si trova di fronte all’imminenza di un conflitto nucleare con la Russia

30.10.2024 Nicolò Andreula
miliardi di foto

Internet ci rende stupidi?

“Potere computazionale” è un libro pubblicato da Massimo Durante nel 2019 con Meltemi. L’ipotesi avanzata dall’autore è che il nuovo petrolio non saranno i dati in sé stessi, ma il potere di utilizzare quei dati e immetterli in una struttura di calcolo

30.10.2024 Massimo Durante
toro disegno

Bootstrap equilibrium

Esiste un’intelligenza dei mercati? La risposta a questa semplice domanda è necessariamente un po’ complessa. In estrema sintesi i mercati hanno a che fare con l’informazione più che con l’intelligenza

30.10.2024 Domenico Siniscalco
tigre cammina tra i cappuccini

Il mito del creativo

Egli è un creativo. Oppure: laboratorio di scrittura creativa. Accade spesso che delle parole più pronunciate non si conosca appieno il significato. Accade con le parole più importanti – bene, vero, giusto, bello: cosa vogliono dire? – e accade ancora con le parole più in voga

30.10.2024 Ginevra Leganza
luci lecca lecca

Imitare la vista

Ci sono aspetti molto umani nell’intelligenza artificiale. Ma non sono quelli ai quali in genere si pensa. Hanno a che fare con la replica della nostra vista, di gran lunga il successo più eclatante, e con pratiche antiche e parecchio analogiche tipiche del liberismo

30.10.2024 Jaime D’Alessandro
N° 2 - Luglio 2024
Copertina della rivista Civiltà delle Macchine

Appunti sul moderno

In questo numero raccogliamo, senza pretese sistematiche, rapidi, diseguali, incostanti appunti sul moderno. Fisici, architetti, letterati e giornalisti si interrogano su che cosa sia, analizzandone il mistero definitorio e applicativo. Una piccola raccolta di frammenti utile per individuare una nuova griglia concettuale con cui orientarci in un mondo in continua evoluzione e in un tempo che, come recita il titolo dell’articolo che apre il numero, a firma di Roberto Battiston, appartiene a un secolo accelerato. Una prima sezione vede tra gli autori: Giancristiano Desiderio, sulla questione del metodo; Guido Vitiello, sulle problematiche terminologiche; Lisa Roscioni, sulla Global History; Jaime D’Alessandro sul digitale e le metropoli; Bruno Giurato sull’ipermoderno ed Ersilia Vaudo sul futuro che verrà. Per la prima volta in Italia pubblichiamo il saggio di uno degli architetti più influenti della nostra epoca, Rem Koolhaas, con un’introduzione di Manuel Orazi. La sezione successiva, dedicata ai tre punti centrali del racconto moderno, vede gli interventi di Lucetta Scaraffia, sulla religione; Massimiliano Panarari, sul liberalismo; e Francesco Cundari, sulla realtà che supera l’immaginario. Sull’IA riflettono Federica Paolucci insieme a Oreste Pollicino, e Mauro Crippa in una conversazione con Ginevra Leganza. A conclusione la nostra terza pagina con Alessandro Cecchinelli e Wanda Musetti, Oscar Iarussi, Sara Della Monaca ed Elisa Albanesi. Le poesie di questo numero sono di Gian Mario Villalta.

cerchi concentrici sfondo grigio

Appunti

In questo numero le suggestioni e gli spunti si raccolgono attorno all’idea di moderno, senza pretese sistematiche

04.07.2024 Marco Ferrante
animali preistorici disegno

Il secolo accelerato

Se c’è una cosa che caratterizza la modernità è proprio il progresso dovuto al metodo scientifico e alla sua numerosa prole di tecnologie

04.07.2024 Roberto Battiston
persona allo specchio di spalle

Una dilaniante nostalgia di futuro

Il futuro è già qui anche sul versante etico-politico. L’eccitazione per l’IA o l’ibridazione uomo-macchina sono puro futuro, così come la delega dei lavori usuranti ai robot

04.07.2024 Bruno Giurato
N° 1 - Aprile 2024
Copertina della rivista Civiltà delle Macchine

I confini dell'IA

Il primo numero del 2024 celebra i cinque anni della Fondazione Leonardo, che diventa Ente del Terzo Settore. Il presidente Luciano Violante spiega la filosofia che ha ispirato questo lustro. Helga Cossu, direttore generale della Fondazione, illustra il progetto Outreach, produzioni digitali nelle materie STEM. In una lunga intervista, Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo SpA, parla delle transizioni digitale, energetica e ambientale, e della visione che una impresa tecnologica propone alla comunità in cui opera. La seconda parte della rivista è dedicata all’intelligenza artificiale e ai relativi confini, con interventi, tra gli altri di Andrea Simoncini, Giusella Finocchiaro, Chiara Cappelletto, Barbara Frandino, Roberto Battiston, Alessandro Aresu, Bruno Giurato e Giuseppe Lupo; e le interviste a Patrick Bezombes, Chiara Valerio e Annabelle Hirsch. Troverete poi un estratto del libro inchiesta di Kashmir Hill e due contributi a dividere le sezioni, uno dell’intellettuale Benedetto Marcucci, e l’altro del poeta Fabio Pusterla.

Confini

Dopo molti mesi di preparazione, l’AI Act, il regolamento sull’intelligenza artificiale, è stato approvato dal Parlamento europeo

08.04.2024 Marco Ferrante

Black Box

Contra Il digitale è ansiogeno. Allenta il contatto personale che dovrebbe confortarci nella vita

08.04.2024 Chiara Cappelletto

Pulsantizzare le emozioni

Erano i primi anni Trenta e da lontano – e con esibita noncuranza – i russi osservavano la mutazione genetica a cui gli americani sembravano destinati

08.04.2024 Barbara Frandino
N° 4 - Dicembre 2023

Il fattore umano 

L’ultimo numero del 2023 è dedicato al rapporto tra l’uomo e l’intelligenza artificiale. Dopo l’editoriale di Marco Ferrante, la sezione lavoro e digitale si apre con un’intervista a Daron Acemoglu, il più citato economista americano contemporaneo. Seguono articoli di Stefano Feltri, Ivana Pais e Tiziano Treu, Luca De Biase, Andrea Coscelli, Andrea Prencipe con Massimo Sideri, Silvia Giannì e Lorenzo Cappannari. La seconda parte è dedicata al rapporto uomo-macchina con contributi di Cosimo Accoto, Alessandro Aresu, Simone Gozzano e Vittorio Macioce. In chiusura un retaggio di terza pagina: Elisa Albanesi, un’intervista di Silvio Perrella allo scrittore Benjamín Labatut, Ersilia Vaudo, Giuseppe Lupo e Guido Vitiello. A dividere le sezioni, due pagine di Carlos D’Ercole sull’evoluzione dell’immaginario del lavoro e tre poesie di Antonella Anedda che hanno per oggetto la scienza.

Curve esponenziali

Con gli occhi del XXI secolo, probabilmente, il Novecento apparirà come una grande corsa verso un futuro tanto annunciato quanto ignoto.

07.12.2023 Luca De Biase

Ambivalenza o equivalenza

Se in una chat attribuite umanità al vostro interlocutore, e questi si rivela una macchina, allora si tratta di una macchina intelligente. Un’intelligenza artificiale.

07.12.2023 Simone Gozzano

Il futuro dietro il velo

Dopo il test della prima bomba atomica il 16 giugno 1945, in New Mexico, il fisico a capo del Progetto Manhattan, J. Robert Oppenheimer, fa il punto con il generale Leslie Groves, responsabile militare della corsa all’atomo e, soprattutto, dei fondi pubblici necessari a finanziarla.

07.12.2023 Stefano Feltri