A scuola di Spazio: il programma Asi per raccontare l'universo
Lo spazio è sempre più al centro dell'attenzione non solo degli studiosi o delle industrie, ma anche da parte della gente comune. In fondo l'avventura ha sempre attratto l'uomo.
Dai Fenici a Cristoforo Colombo, dagli esploratori in Africa e nel Medio Oriente alla conquista delle Americhe. In pratica, si è sempre cercato di spostare la frontiera delle terre conosciute a nuovi territori e nuovi mari. Ora la nuova frontiera è lo spazio. La Terra è infatti sempre più piccola e gli occhi sono rivolti progressivamente al di fuori dell'atmosfera terrestre, verso la Luna e gli altri pianeti del sistema solare. Ed anche oltre. In questo contesto, assume sempre maggiore rilevanza a livello mondiale l'attività spaziale e l'Italia non poteva e non può mancare in questa nuova impresa.
La nostra Agenzia spaziale Italiana - ASI è da tempo impegnata in varie attività sia da sola che con l'ESA-Agenzia Spaziale Europea e con privati per partecipare a questa corsa per la conquista dello spazio. E per concorrere con gli altri Paesi non bastano certo solo i mezzi da usare e gli astronauti. Alla base c'è sempre un processo educativo, formativo e di studio nel quale coinvolgere il maggior numero di persone.
Per questo motivo l'ASI, insieme con il DIAG (Dipartimento di Ingegneria informatica Automatica e Gestionale "Antonio Ruberti" dell'UniversitàLa Sapienza di Roma, tre anni fa ha avviato un programma educativo sul tema della robotica spaziale e dell'intelligenza artificiale denominato ROSITA (ROver Spaziale ITAliano) con lo scopo di incrementare la formazione di docenti e studenti di tutto il territorio nazionale iscritti al progetto.
Anche in questo terzo anno di attività, come nei due anni precedenti, alla fine del percorso, è prevista una missione di esplorazione planetaria sotto forma di gare e simulazioni per gli studenti e le studentesse coinvolti, sia delle scuole primarie sia di quelle secondarie di I e II grado.
Come si legge sul sito dell'Agenzia, i vari team avranno la possibilità di mettere a frutto le conoscenze e le competenze di acquisite durante questi mesi di svolgimento del progetto, pilotando il rover. Grazie alle quattro ruote motrici con asse variabile, ROSITA è infatti in grado di muoversi su terreni impervi che ricordano il più possibile quelli marziani o lunari.
Le competizioni - sottolinea l'Agenzia Spaziale Italiana - coinvolgeranno da un lato ragazzi/e delle superiori, che dopo aver seguito le lezioni dedicate alla programmazione, si daranno 'battaglia', divisi in squadre, utilizzando l'interfaccia a comandi per programmare ROSITA alla ricerca di campioni marziani. Dall’altro lato i più piccoli, che hanno realizzato attività di laboratorio, daranno vita a gare di tipo più dimostrativo.
Gli incontri (gare e simulazioni), chiuderanno il percorso formativo per gli insegnanti e le scuole del territorio.
Credits Copertina: CosmoSky-Med Database Canto - Leonardo
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