Interviene Matteo Angius, attore regista e produttore teatrale, ma anche professore di storia e filosofia nei licei della capitale: il rapporto dei ragazzi col dispositivo è un rapporto fisico, protesico. Inutile continuare a combattere la battaglia "reale vs virtuale". Rischiamo uno scontro generazionale, oltretutto vano. Occorre pensare una sostanza terza, dotata persino di una sua eticità, l'onlife". Chiude dunque Luciano Floridi, il filosofo di riferimento riguardo all'attuale commistione tra reale e virtuale.