150 anni di Marconi: il primo imprenditore globale dell’innovazione
Elettra Marconi racconta il padre e la nave laboratorio che porta il suo nome: a bordo dello yacht Elettra l’inventore della radio ha girato il mondo compiendo straordinari esperimenti
Come e forse più di Thomas Edison, Guglielmo Marconi può essere considerato il primo grande imprenditore dell’innovazione. Una figura che nell’era digitale si incarnerà in personaggi rivoluzionari del calibro di Steve Jobs o Bill Gates. Cervelli non solo matematici, ma anche commerciali e politici, in grado, proprio come il padre della radio, di rappresentare lo spirito autentico di un’epoca dando forma a invenzioni imposte poi sui mercati di tutto il mondo. La tecnologia con la strategia incorporata, marketing by design, si direbbe oggi.
Si è a lungo dibattuto sulla reale portata scientifica dei brevetti firmati Guglielmo Marconi, se cioè si dovesse a lui e non a Lodge o a Popov la scoperta della comunicazione wireless. Basti dire che nel 1909 Marconi dovette dividere persino il Nobel col tedesco Braun. La realtà è che, al di là della contestata paternità dell’invenzione, solo il bolognese seppe farla funzionare, collegando i punti estremi del mondo in una successione elettrizzante di plateali sperimentazioni che accrebbero la sua celebrità e il suo fascino presso le folle.
“Non importava chi fosse stato il primo a scoprire come realizzare la telegrafia senza fili a lunga distanza”, ha scritto Marc Raboy in “Marconi, l’uomo che ha connesso il mondo”, monumentale biografia recentemente pubblicata in italiano da Hoepli, “l’importante era che lui era stato il primo a scoprire come utilizzarla, a canalizzare l’energia e a concentrarsi su quell’utilizzo, a organizzare un sistema per renderla fruibile, a mobilitare potenti forze commerciali e politiche per sfruttarla e a usarla per cambiare il mondo”.
Proprio come i suoi colleghi di fine 900, inizio 2000, Marconi è stato un imprenditore capace di imporre il suo nome e le sue invenzioni in ogni angolo del pianeta. Ed esattamente come i padri delle big tech, Marconi è stato in grado di personificare “l’idea utopica del potere liberatorio della tecnologia della comunicazioni”.
Un personaggio globale, dunque. Il simbolo di questa dimensione planetaria è stata senza dubbio la Nave Elettra, lo yacht trasformato in laboratorio galleggiante, che in realtà fu la sua vera dimora dal 1920 al 1936, quando i primi acciacchi dell'età lo costrinsero a rifugiarsi nel sontuoso palazzo di via Condotti di proprietà della famiglia della seconda moglie, Maria Cristina Bezzi Scali.
“Mio padre amava il mare, e viveva a bordo della nave cui diede il mio nome per buona parte dell’anno”, racconta Elettra Marconi, la figlia del grande inventore, uno delle poche testimoni viventi delle grandi imprese compiute dal padre, nato a Bologna 150 anni fa.
Alla ricorrenza sono state consacrate molte iniziative, coordinate dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni. Il 24 aprile è stata inaugurata la mostra della Rai, che quest’anno oltre al padre del wireless celebra i 100 anni della Radio e i 70 della sua stessa fondazione. Nella storica sede di Via Asiago, il cosiddetto Palazzo della Radio, la direzione Canone, Beni Artistici e Accordi Istituzionali della tv di Stato ha ricostruito un affascinante percorso espositivo grazie a reperti storici e a tecnologie digitali che rendono viva e pulsante la visione tecnologica di Guglielmo Marconi. Nelle stesse sale dove nacque la prima emittente radiofonica, si potranno ammirare le attrezzature di trasmissione della nave Elettra e persino la cabina radio che servì a Marconi per triangolare segnali tra i quattro angoli del pianeta. Nella mostra è possibile ascoltare anche la voce e ammirare il volto di Marconi, ricostruito digitalmente grazie all’intelligenza artificiale per guidare i visitatori nel cammino della mostra.
Il 25 aprile ricorre invece l’anniversario vero e proprio. A Villa Griffone, dove un giovanissimo Marconi mosse i primi passi della sua straordinaria avventura scientifica, è prevista una conferenza con la partecipazione di premi Nobel e ricercatori di caratura internazionale. Quindi, per un anno intero, si susseguiranno trasmissioni televisive, proiezioni di documentari, convegni e conferenze. Fino alla grande mostra al Vittoriano di Roma promossa dal Mic che aprirà i battenti il prossimo 25 settembre e resterà fruibile fino al 25 aprile 2025.
Anche la Fondazione Leonardo contribuisce alla celebrazione grazie ai reperti storici appartenuti alla Marconi’s Wireless Telegraph Company, che saranno esposti nella mostra romana, e con un lavoro di ricostruzione documentaristica incentrato proprio sulla nave Elettra, simbolo della dimensione globale di Guglielmo Marconi, di cui oggi presentiamo un teaser.
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-01.jpg?itok=_Zjsqy_H)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-02.jpg?itok=RdwuDRbn)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-03.jpg?itok=7VbvWsUx)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/GHI-PITT_14-AQ-07.jpg?itok=_w1qu8fR)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/GHI-PITT_14-AQ-10.jpg?itok=GwvKUy2b)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-18.jpg?itok=yKYmdmRT)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-17.jpg?itok=L5u2MqpS)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-16.jpg?itok=CRXCyBjA)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-15.jpg?itok=zA9Y-8db)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-14.jpg?itok=8CFC5WUK)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-13.jpg?itok=ArI3Cfy8)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-10.jpg?itok=YW3kds7Z)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-12.jpg?itok=XId5DjM2)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-11.jpg?itok=QlvA5_bq)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-09.jpg?itok=F9-D2idY)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-07.jpg?itok=nC4WkJbV)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-08.jpg?itok=PrLpQglD)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-05.jpg?itok=cCdnbTfJ)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-04.jpg?itok=IfqNN0Na)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-06.jpg?itok=aeG1wDJF)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-01.jpg?itok=_Zjsqy_H)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-02.jpg?itok=RdwuDRbn)
![](/sites/default/files/styles/gallery/public/2024-04/ELE-03.jpg?itok=7VbvWsUx)
Credits Immagini: Fondazione Ansaldo, archivio Rai, Museo storico delle Poste e delle Telecomunicazioni
Leggi anche
European Young Chemist’s Award, medaglia d’oro a un italiano che lavora alla sostenibilità delle reazioni chimiche
Gianluigi Albano ha vinto tra centinaia di candidature per aver scoperto un lato inedito dell’infrarosso, applicato alle reazioni di chimica organica: non solo più sostenibili, ma anche straordinariamente più veloci
I lavori che non ti aspetti: chi è e cosa fa il food engineer
L’ingegnere del cibo è la nuova figura richiesta dall’industria alimentare. Abbiamo intervistato Luigi De Nardo, professore del primo corso di laurea in food engineering al Politecnico di Milano, e Alessandro Lepori, food engineer per una grande azienda
Tra cielo e mare: i droni della METEOR al MuCa di Monfalcone
Per ripercorrere le tappe principali del progresso tecnologico conseguito in Italia nel settore dei velivoli a pilotaggio remoto, la mostra allestita presso il MuCa - Museo della Cantieristica di Monfalcone riporta l’attenzione sui velivoli dell’allora METEOR
L'Intelligenza Artificiale per recuperare l'arte rubata: le indagini digitali dei Carabinieri
Il sistema SWOADS utilizza un algoritmo per individuare e confrontare reperti messi in vendita sul web o mostrati sui social con quelli presenti nella banca dati dei beni illecitamente sottratti: 7 milioni di opere censite