Lunar I-Hab, l’astronauta Parmitano a Torino per i test della “casa” lunare
Luca Parmitano (ESA) e Stanley G. Love (NASA) a Torino, insieme a Thales Alenia Space, per valutare la sicurezza della "casa" degli astronauti che orbiterà attorno alla Luna come parte del programma Artemis
La Lunar I-Hab, la futura casa europea in orbita lunare nell’ambito del programma Gateway (la stazione spaziale cislunare), dovrà essere confortevole e sicura. È per questo che nelle ultime settimane sono stati effettuati test molto rilevanti per l’avanzamento del programma, al fine di studiare e migliorare la vita umana al proprio interno.
A Torino si sono riuniti Luca Parmitano dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) e Stanley G. Love della NASA che, insieme al team di Thales Alenia Space, hanno valutato ergonomia, l'efficienza, la sicurezza e la conformità prima dell'approvazione definitiva del design, per le future attività all’interno del modulo. Grazie alla loro vasta esperienza acquisita nelle missioni in microgravità a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, i due astronauti hanno fornito molti feedback preziosi per il team di programma, aiutando Thales Alenia Space a comprendere come organizzare e sfruttare al meglio lo spazio a disposizione per supportare la vita e le operazioni all'interno del Lunar I-Hab. Dieci metri cubi di spazio abitativo, ovvero il volume di un camper di medie dimensioni. Insieme al modulo Habitation and Logistics Outpost (HALO) della NASA, ci sarà spazio sufficiente per un massimo di quattro astronauti che rimarranno fino a 90 giorni alla volta sulla stazione lunare. Lunar I-Hab sarà il soggiorno, la zona notte e la sala da pranzo degli astronauti, oltre a consentire lo svolgimento di esperimenti sia all'interno che all'esterno del modulo.
Quello di Torino è stato un test estremamente importante per il programma di esplorazione spaziale Artemis, che ha l’obiettivo di far sbarcare la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna entro il 2026.
Questi test ruotano intorno alla presenza umana all’interno di un modello in scala reale della cabina pressurizzata. L’obiettivo della campagna Human-in-the-Loop (HITL) è quello di valutare l'accessibilità e la manovrabilità all'interno del modulo, nello svolgere attività e operazioni quotidiane e straordinarie una volta in orbita, valutando anche potenziali problemi.
A lavorare al progetto un gruppo eterogeneo di ingegneri di Thales Alenia Space, tra cui ingegneri di sistema, ingegneri dei fattori umani e della configurazione fisica, supervisori del controllo qualità, ingegneri delle operazioni e manutenzione, operatori per la salute e la sicurezza ed ingegneri dell'assemblaggio, integrazione e test, che hanno lavorato a stretto contatto con i rappresentanti dei programmi ESA e NASA.
“Vorrei esprimere il mio sincero apprezzamento per l'impegno e la dedizione di tutto il team di ingegneri di Thales Alenia Space e degli astronauti e rappresentanti ESA e NASA – ha affermato Marcella Salussolia, Program Manager di Lunar I-Hab presso Thales Alenia Space -. La campagna è stata impegnativa e ha rappresentato il culmine di un grande lavoro di preparazione. Questa esperienza ha dimostrato ancora una volta quanto il lavoro di squadra sia cruciale quando si perseguono obiettivi comuni. Insieme, fino alla Luna!”.
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