16 Psyche, l’asteroide miliardario: il viaggio verso il satellite d’oro
Situato tra Marte e Giove, nella fascia principale degli asteroidi, si trova un corpo celeste che potrebbe rivoluzionare l'economia del nostro pianeta: 16 Psyche.
Questo asteroide, del diametro di oltre 200 chilometri, è considerato il più grande giacimento d'oro conosciuto nel Sistema Solare. Lyndy Elkins-Tanton, responsabile della missione, ne ha stimato il valore in circa dieci quintilioni di dollari (un quintilione è un milione di milioni di milioni), 100 mila volte più del PIL globale.
Con un diametro di “soli” 250 km, fu scoperto nella seconda metà dell’800 dall’Astronomo Annibale de Gasparis, allora direttore dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte a Napoli, dedicandolo alla divinità mitologica greca Psiche, una fanciulla talmente bella da far innamorare perdutamente di sé Eros, il dio dell’amore, mentre 16 perché fu il sedicesimo asteroide in ordine di scoperta.
Per saperne di più su 16 Psyche, la NASA ha lanciato il 13 ottobre 2023 alle dieci del mattino in Florida, al Kennedy Space Center, a bordo di un razzo Falcon Heavy di SpaceX, la missione chiamata senza troppa fantasia Psyche. La sonda arriverà a destinazione nel 2029, dopo aver percorso oltre 3.5 miliardi di chilometri. È prevista, tuttavia una tappa intermedia nel maggio 2026, per sfruttare la gravità di Marte e dare maggiore spinta, in gergo questa tecnica viene chiamata fionda gravitazionale, considerando che l’orbita seguirà un percorso a spirale.
La missione mira a studiare la composizione dell'asteroide e la sua struttura interna. I dati raccolti aiuteranno gli scienziati a capire meglio come si è formato e la sua composizione mineraria. Tra le strumentazioni a disposizione ci sono un magnetometro, uno spettrometro a raggi gamma e neutroni e un imager multispettrale.
Quello che al momento gli scienziati sono riusciti a comprendere riguarda la forma; infatti, il corpo celeste è irregolare e a forma di patata, ha una densità stimata tra i 3.400 e i 4.100 chilogrammi per m3, questo perché probabilmente l’asteroide è costituito da una miscela di roccia e metallo con prevalenza volumetrica di quest’ultimo tra il 30 e 60%.
La missione durerà complessivamente 21 mesi, al momento non si sa come si possa accedere a questo immenso tesoro nell’oceano cosmico, ma il sogno c’è e a volte i sogni si avverano.
«Questo lancio è motivo di orgoglio ed emozione, non solo per soddisfare un’altra curiosità scientifica sulle nostre origini, ma anche per rendere omaggio a un grande astronomo del passato con cui sarebbe stato bello condividere questo momento».
Marcella Marconi, direttrice dell’INAF di Capodimonte – intervista a Media INAF
Credits Copertina: NASA Hubble Space Telescope su Unsplash
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