Nel 1953 Giuseppe Ungaretti, uno dei principali poeti del XX secolo, aveva già scritto alcune delle sue opere più importanti. Era dunque considerato il padre nobile della poesia italiana. A lui si rivolse Leonardo Sinisgalli, poeta-ingegnere e critico d'arte, fondatore della rivoluzionaria rivista "Civiltà delle Macchine", per avere sul primo numero una sorta di viatico intellettuale per una missione ambiziosa: fondere cultura umanistica con lo slancio industriale e tecnologico di un'epoca laboriosa come il secondo dopoguerra.
Giuseppe Cederna, attore e scrittore italiano noto al grande pubblico soprattutto per l’interpretazione nel film “Mediterraneo” diretto da Gabriele Salvatores, interpreta per Fondazione Leonardo un passaggio delle riflessioni di Ungaretti, suggeritegli - come scrive nella lettera - “dal progresso moderno, irrefrenabile della macchina”.