AI e democrazia, Ginevra Feroni (Vicepresidente Garante Privacy): ecco perché il giornalismo è indispensabile
La professoressa Cerrina Feroni: “Attualmente c’è un’importante interlocuzione tra l’Ordine dei Giornalisti e l’Autorità Privacy per l’aggiornamento del codice deontologico”
“L’utilizzo dell’AI può avere un impatto straordinario sul lavoro del giornalista e delle redazioni. D’altro canto, ritengo che l’attività del giornalista sia unica, insostituibile ed essenziale per il funzionamento della democrazia”. Così ai nostri microfoni Ginevra Cerrina Feroni, vicepresidente del Garante Privacy, nell’ambito di un’intervista sulle conseguenze dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale sul giornalismo.
“Non ritengo – continua la professoressa Feroni - che questa attività potrà essere integralmente sostituita. Questo l’ha detto anche la prima direttrice del New York Times (Jill Ellen Abramson, ndr). L’intelligenza artificiale non fa giornalismo d’inchiesta o breaking news”.
“Le regole deontologiche di un giornalista sono tutte toccate dall’AI – afferma Ginevra Cerrina Feroni -. Penso al tema delle fonti, la qualità del dato immesso, la rettifica. È una sfida enorme per i giornalisti e ovviamente al fondo di tutto c’è la protezione dei dati personali, la linea rossa che mette insieme tutte le attività del giornalismo. Attualmente c’è un’importante interlocuzione con l’Ordine dei Giornalisti e l’Autorità Privacy proprio per l’aggiornamento del codice deontologico”.
E poi c’è il tema del web scraping, la pratica utilizzata dai sistemi di AI di estrarre dati e informazioni da articoli e informazioni giornalistiche, frutto del lavoro intellettuale del giornalista. “Il tema – per la vicepresidente del Garante per la privacy- si lega a quello dei dati personali, perché riguarda la selezione dei dati che vengono immessi nei sistemi di intelligenza artificiale. L’AI Act (la legge europea sull’intelligenza artificiale, approvata dal Parlamento europeo, ndr) certamente introduce dei principi molto importanti sull’impatto dell’AI sui diritti fondamentali e sulle professioni, introducendo misure di garanzie significative. Nell’ambito del giornalismo ci sono disposizioni importanti perché chi sviluppa modelli di intelligenza artificiale generativa deve mantenere la documentazione tecnica comprovante come sono stati addestrati, testati e convalidati gli algoritmi”.
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